martedì 8 novembre 2016

Sono un represso? Il fango e il loto – l'arte della trascendenza


Un brano di Osho apparso su Osho Times n. 232


Osho, 
come faccio a sapere se l’energia sessuale si è trasformata o se è solo repressa?

Non è difficile. È la cosa più semplice da capire. Quando l’energia sessuale è repressa i sogni e le fantasie sessuali sono inevitabili.
Quando l’energia sessuale si trasforma, invece, sogni e fantasie sessuali non ci sono. Questo è il semplice criterio. Vorrei concludere con una storiella…

Al tempo di Gautama il Buddha c’era una bella donna, una prostituta, Amrapali.
Un monaco buddhista era in giro a chiedere l’elemosina, quando Amrapali lo vide. Era semplicemente stupita, perché alla sua porta si erano presentati re, principi, uomini facoltosi e personaggi famosi di ogni ceto sociale. Ma non aveva mai visto una persona così bella. Ed era un monaco, un mendicante con la ciotola per l’elemosina.
Amrapali stava andando al suo giardino sul suo carro d’oro. Disse al monaco: “Se ti va, puoi sederti sul carro con me e io ti porterò dove vuoi”.
Non pensava che il monaco sarebbe stato disposto a farlo, perché era noto che il Buddha non permetteva ai suoi monaci di parlare con le donne. E lei gli chiese di sedersi su un carro d’oro per la strada, dove c’erano migliaia di persone e centinaia di altri monaci…
Quindi non sperava che avrebbe accettato l’invito, ma lui disse: “Va bene” e salì sul carro, sedendosi al suo fianco. Era una scena da vedere. Era una delle donne più ricche che il mondo avesse mai conosciuto. E anche una delle più belle. Nel mondo ce ne sono state solo due così: una in Occidente, Cleopatra, e una in Oriente, Amrapali. E lui era un bhikku, un monaco, con la ciotola per l’elemosina!
Una folla prese a seguire il carro: “Cosa sta succedendo? Nessuno ha mai visto...”.
E poi il monaco disse: “Ecco, siamo arrivati al mio accampamento. Grazie per essere stata così gentile con un pover’uomo. Puoi farmi scendere qui”.
Ma Amrapali disse: “Da domani inizia la stagione delle piogge...”. 
Durante la stagione delle piogge i monaci smettono di viaggiare e si fermano in un luogo. Solo per la stagione delle piogge. Negli altri mesi sono sempre in movimento, da un villaggio all’altro. 
“Ti invito a stare con me da domani in poi. Puoi chiedere il permesso al tuo maestro” disse lei.
Lui rispose: “Certo che glielo chiedo e non credo che sarà contrario, perché lo conosco, e lui conosce me più di quanto io conosca lui”.
Ma prima ancora che arrivasse da Buddha, molti altri erano andati a lamentarsi del fatto che il monaco aveva infranto la disciplina, il prestigio, la rispettabilità, e chiedevano che il monaco fosse espulso immediatamente.
Il bhikku arrivò e Buddha gli chiese: “Che cosa è successo?”.
Gli raccontò tutto e poi aggiunse: “La donna mi ha chiesto di stare con lei per la stagione delle piogge, i prossimi quattro mesi. E io le ho detto che non saresti stato contrario, perché mi conosci meglio di quanto ti conosca io. Allora, cosa ne dici?”.
C’erano diecimila monaci e un silenzio totale. Gautama il Buddha disse: “Puoi accettare il suo invito”.
Fu uno shock. Tutti pensavano che sarebbe stato espulso, e fu invece ricompensato! Che cosa potevano farci? Dissero tra loro: “Aspetta e vedrai. Dopo quattro mesi Buddha si accorgerà di aver commesso un grave errore. Quel giovane sarà corrotto in quel luogo, in casa di una prostituta. Chi ha mai sentito parlare di un monaco che sta per quattro mesi a casa di...?”.
L’uomo rimase per tutti i quattro mesi, e ogni giorno arrivavano voci che “è successo questo” e “è successo quello”. Buddha diceva: “Aspettate, lasciate che torni. So che è un uomo di cui ci si può fidare. Qualunque cosa sia accaduta ce la dirà lui stesso, non devo certo dar retta ai pettegolezzi”.
E quando il monaco arrivò, Amrapali era con lui. Lui toccò i piedi del Buddha e disse: “Amrapali vuole essere iniziata”.
Buddha disse: “Guardate, voi e i vostri pettegolezzi... Quando un vero meditatore va da una prostituta, la prostituta deve trasformarsi in un meditatore. Quando ci va una persona repressa, con tutta la sua sessualità, come se fosse seduta su un vulcano, inevitabilmente cade. Ed era ciò che aspettava, non c’era nemmeno bisogno di una prostituta, sarebbe bastata una donna qualunque”.

La tua domanda rivela solo che tutte le religioni vi hanno sempre insegnato a reprimere la vostra energia sessuale, e hanno creato solo persone represse dappertutto. E ora quelle persone represse sono molto arrabbiate con me, per il semplice motivo che sto dicendo a tutti che la repressione non serve a nulla.
L’energia deve essere trasformata, altrimenti vi trascinerà verso il basso, più verso il buio che verso la luce.
Non reprimere nulla.
Tutto ciò che è naturale va bene. Tutto ciò che è naturale deve essere accolto con totalità.
Devi fare solo una cosa: non essere contro la natura, ma sii un osservatore. Resta un testimone in ogni cosa, che sia mangiare, camminare, o fare l’amore... Resta un testimone e sarai sorpresa: essere testimone è una garanzia assoluta di trasformazione, e vedrai la differenza!
Non avrai più né sogni né fantasie sessuali. Ma se ti reprimi, sarai in difficoltà. Persino il Mahatma Gandhi, che reprimeva la sua sessualità, all’età di settant’anni aveva ancora le polluzioni notturne. È brutto. Ma gli sono grato, perché almeno è stato onesto. Lui almeno lo ha ammesso. Gli altri cosiddetti santi non lo ammetteranno mai.
La repressione farà mostra di sé, senza alcun dubbio. Prima o poi porterà il sesso nella mente, nella veglia o nel sonno. 
Ma se l’energia si trasforma, avrai uno splendore, un luccichio, una certa luce intorno a te, un certo silenzio... Una beatitudine e una freschezza che non sentirai solo tu, ma che sarà percepita da chiunque si trovi in uno stato di apertura. 
E se gli passerai accanto, sentirà che non è solo una persona che è passata, ma un fenomeno. Qualcosa del tuo nucleo più intimo l’avrà toccato. E chi ha orecchie udrà, inevitabilmente, una musica. 

Tratto da: Osho, The Sword and the Lotus #10

Continua su Osho Times n. 232

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